Sonder, società di affitti e gestione di appartamenti a breve termine, ha chiuso un round della Serie E da 170 milioni di dollari, che porta la sua valutazione a 1,3 miliardi di dollari (i.e. unicorno, ovvero startup con una valutazione superiore a 1 miliardo di dollari). Prima di questo aumento di capitale, Sonder aveva raccolto 210 milioni di dollari in un round di serie D nel luglio 2019.

In un momento in cui l’industria dei viaggi e dell’ospitalità sta vivendo quella che Sonder definisce “la più grave recessione che abbia mai affrontato”, la startup ritiene di essere ben posizionata per guidare la ripartenza del settore nei prossimi mesi e anni, nonostante abbia licenziato il 22% della sua forza lavoro e licenziato un ulteriore 11% del suo personale a marzo.

Sonder utilizzerà i nuovi finanziamenti per scalare “con attenzione e responsabilità”, seguendo le nuove strategie introdotte, che comprendono il passaggio dai soggiorni fino a sette notti a soggiorni mirati di più di 14 giorni. “La nostra attenzione all’innovazione ci ha permesso di orientarci rapidamente verso la fornitura di soggiorni più lunghi per gli ospiti che hanno bisogno di un alloggio durante la pandemia. Impiegata in pochi giorni dopo le prime restrizioni di viaggio, questa iniziativa è stata essenziale per il nostro successo negli ultimi mesi, portando a un tasso di occupazione superiore alla media di non meno del 40% al culmine della pandemia”, ha dicharato la società.

La startup ha posto l’accento sullo sviluppo dell’esperienza “contact less” degli ospiti nei suoi spazi autonomi a causa della pandemia di Covid-19, introducendo check-in digitali, ingresso senza chiavi, pulizia professionale e nessuna hall o lobby affollata.

L’azienda firma contratti di locazione pluriennali in edifici residenziali e affitta unità con servizi standard per soggiorni di breve durata.

Anche i concorrenti di mercato che gestiscono i loro edifici con contratti di “master lease” (i.e. leasing e conversione di un edificio completo o di singole unità in unità in affitto a breve termine completamente ammobiliate) sono stati pesantemente colpiti dalle restrizioni di viaggio imposte dal coronavirus. Stay Alfred ha chiuso il mese scorso, appena un anno e mezzo dopo un aumento di 47 milioni di dollari, mentre Lyric e The Guild sono stati costretti a licenziare una parte significativa della propria forza lavoro.

    Ti potrebbero anche piacere

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *