Airbnb potrebbe essere tra le piattaforme target del Digital Services Act dell’Unione Europea, atteso il prossimo mese (Dicembre 2020).

Il DSA (Digital Services Act) è il nuovo pacchetto della Commissione Europea per regolamentare, con una serie di nuove normative più severe, il mondo dei servizi digitali e delle piattaforme online.

Il pacchetto, che mira a rivedere la gestione dei contenuti su piattaforme come Google, Facebook ed Airbnb, è il primo regolamento in tal senso dal 2000.

Il suo obiettivo generale è quello di garantire una concorrenza leale nel mercato europeo, e si prevede che le nuove regole richiederanno cambiamenti radicali ai modelli di business e alle pratiche dei cosidetti Tech Giants.

Una delle grandi domande è quali piattaforme dovranno rispettare le nuove regole. Una proposta del governo olandese vorrebbe che la piattaforma di Airbnb fosse una tra queste.

“Per affrontare gli effetti collaterali degli ‘affitti per vacanze a breve termine’ sulle città europee e far rispettare la legislazione, abbiamo bisogno di un migliore accesso ai dati di piattaforme come Airbnb”, ha infatti dichiarato Kajsa Ollongren, vice primo ministro dei Paesi Bassi.

Da luglio, il governo olandese ha ridotto sensibilmente le case vacanza ad Amsterdam, vietandolo inoltre nelle aree del centro storico, dichiarando come gli affitti per vacanze a breve termine possono avere effetti negativi sugli interessi pubblici, la coesione sociale e la sicurezza pubblica.

Airbnb si sta nel mentre preparando a sbarcare in borsa con l’obiettivo di raccogliere 3 miliardi di dollari, ed è decisa a sfruttare le condizioni legate ad un inaspettato rilancio del suo business post prima “ondata” del Covid-19.

Margrethe Vestager, commissaria europea alla concorrenza europea, ha spiegato quanto sarà di vasta portata la legge sui servizi digitali. Ha dichiarato che le piattaforme dovranno “dirci come decideranno quali informazioni e prodotti consigliarci e quali nascondere”, per esempio.

Ha anche aggiunto che “dovranno dirci chi paga per gli annunci che vediamo e perché siamo stati presi di mira da un certo annuncio”.

Questo sarebbe enorme per le aziende tecnologiche, che per anni si sono rifiutate di rivelare i loro algoritmi.

Come riporta il Financial Times, i legislatori europei stanno attualmente decidendo se le regole del DSA debbano avere un approccio più ristretto e concentrarsi su un piccolo numero di Tech Giants, o se includere “fino a 20 aziende”.

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