C’è anche la Scuola italiana di Ospitalità (promossa da TH Resorts e la Cassa Depositi e Prestiti) tra i partner di INNOVATION FOR CHANGE, la quinta edizione del programma sviluppato da Colleges Des Ingenieurs, Politecnico di Torino e CERN, che vede 53 giovani (fellows del MBA del Collège des Ingénieurs Italia e dottorandi del Politecnico di Torino) al lavoro per rispondere alle sfide lanciate da Enel, Autostrade per l’Italia, CNH Industrial, DSM, Iren, Regione Puglia, appunto dalla Scuola Italiana di Ospitalità e dall’Istituto internazionale delle Nazioni Unite per la ricerca sul crimine e la giustizia (UNICRI).
Diventato uno dei maggiori punti di riferimento italiani nell’ambito dei progetti di innovazione basati sulla collaborazione di aziende, istituzioni ed organizzazioni no profit, INNOVATION FOR CHANGE stimola i partecipanti a sviluppare idee di business innovative e scalabili, soluzioni pratiche che rispondano alle più importanti sfide legate a problemi sociali, economici ed ambientali di oggi.
INNOVATION FOR CHANGE coinvolge ogni anno otto partner che hanno il compito di lanciare altrettante sfide in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite su cui i giovani talenti lavoreranno durante il programma. Tramite l’adesione al progetto i partner dimostrano di impegnarsi ad inseguire un ideale coerente verso il miglioramento delle condizioni delle persone, della società, del modo di fare business.
Le sfide su cui lavoreranno i 53 partecipanti vertono sui temi della sostenibilità, dell’economia circolare, del miglioramento della sicurezza dei lavoratori e – tema molto attuale – delle fake news sui social networks. Da quest’anno, parteciperanno ad INNOVATION FOR CHANGE anche alcuni studenti della Scuola Holden, che aiuteranno le squadre di fellows e dottorandi nello sviluppo narrativo dei progetti.
Il 23 giugno le squadre presenteranno le loro soluzioni di fronte ad una giuria di esperti, investitori e personalità del mondo della tecnologia e dell’industria durante l’Italian Tech Week a Torino, la settimana italiana della Tecnologia che si terrà a Torino dal 22 al 28 giugno 2020.
LA SFIDA DELLA SCUOLA ITALIANA DI OSPITALITA’
La sfida lanciata dalla Scuola di Ospitalità all’interno del programma è “Come rendere sostenibile l’infrastruttura alberghiera dal punto di vista sia strutturale che energetico?”
Secondo una ricerca commissionata dall’ENEA (Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile) e il Ministero dello Sviluppo Economico, in Italia sono presenti circa 25.000 edifici ad uso alberghiero e l’82% di questi è stato costruito prima del 1980.
La relativa obsolescenza del patrimonio edilizio a uso alberghiero si riflette nell’inefficienza complessiva dal punto di vista energetico.
Dalle stime effettuate da ENEA nell’ambito del Piano d’Azione Italiano per l’Efficienza Energetica, il comparto alberghiero presenta i consumi elettrici medi più elevati, con 110 kWh per metro quadro per anno, ed è secondo solo al settore degli uffici per consumi termici, con 150 kWh per metro quadro per anno.
A livello mondiale l’industria alberghiera deve (non dovrebbe) ridurre le proprie emissioni di CO2 per stanza per anno del 66% entro il 2030 per rispettare gli accordi della Conferenza sui cambiamenti climatici firmati a Parigi nel 2015. Per di più il numero di turisti globali previsti entro il 2030 sono 17,4 miliardi con un tasso di crescita medio annuo (domestici e internazionali) di circa il 3% tra il 2010 e il 2030. Gli ultimi dati del 2019 hanno confermato questo trend di crescita.
E’ evidente come la sfida non possa essere circoscritta al solo contesto italiano, ma ha una valenza e impatto globale.
IL TEAM

ll team che lavorerà sulla challenge è formato da sei giovani con diversi background. Elena Balani (1996, Master in Business Administration (MBA) e Laurea Magistrale in Ingegneria Aerospazionale tra Politecnico di Torino (Italia) e KTH (Svezia)) ha scelto la sfida per il suo grande interesse per la sostenibilità e la “grande tangibilità del problema sollevato”. Karim Chaitani (1993, MBA e Laurea in Architettura per la progettazione sostenibile al Politecnico di Torino) è sulla stessa lunghezza d’onda: “Ho colto l’opportunità di lavorare su un progetto vero, nell’ottica della sostenibilità”. Martina Crapolicchio (1990, Dottoranda presso il Politecnico di Torino in Architettura Costruzione e città) ha visto “la possibilità di usare le mie competenze per affrontare un problema tecnico-pratico”. Marcos Carnevale (1992, MBA e Laurea Magistrale in Ingegneria Meccanica presso la Universidade Federal do Rio de Janeiro (Brasile) ha raccolto la sfida per “la grande opportunità di studiare soluzioni sostenibili per risolvere veri problemi”. Infine, Simone Longobardi (1995, MBA, Laurea in Ingegneria Elettronica e delle Telecomunicazioni al Politecnico di Torino) e Henrique de Carvalho Pinheiro (1992, Dottorando in Ingegneria Meccanica/Automotive al Politecnico di Torino) sottolineano l’importanza del problema che vanno ad affrontare e “il forte impatto che le soluzioni potrebbero avere nella nostra società”.
FONTI:
1. Report RdS/2010/189 “Edifici tipo, indici di benchmark di consumo per tipologie di edificio ad uso alberghiero, applicabilità di tecnologie innovative nei diversi climi italiani” CRESME RICERCHE SPA
2. Hotel Global Decarbonization Report, 2017
3. Transport-related CO2 Emissions of the Tourism Sector, 2019